Colto e raffinato trae dalla poesia il suo instancabile operare, trovò naturale ad un certo punto della sua vita di smettere di scrivere per esternare con la pittura le sue emozioni e dopo un buon numero di opere che parlavano di città senz’anima, di non siamo soli nell’universo, di tributi a Beuys gli capitò tra le mani un volume di padre Costantino Ruggeri che raffigurava i primi i simboli cristiani, ne rimase affascinato e quei simboli come l’ancora, la colomba, i pesci, ricorrono spesso nelle sue opere, uno su tutti la barca o la nave è il suo sempre riconoscibile biglietto da visita, in quanto rappresenta il viaggio di ciascuno di noi nel mare della vita senza mai sapere quale sorte ci toccherà ed esse navigano in mare, in terra e soprattutto in cielo tra le stelle. Giuseppe raccoglie i legni consumati dal mare come fossero il più prezioso dei tesori, e le conchiglie, le stelle marine, i cavallucci e quanto basta a renderlo felice come un eterno bambino. Lui grande conoscitore dell’animo umano tende ad un linguaggio semplice ma per chi sa intendere estremamente profondo. Vanta numerose mostre e premi tra cui Premio Internazionale città di Taormina- Premio città di Firenze Palazzo Pitti- Premio D’Annunzio a Pescara nella sezione scultura – personale a Bologna nella Sala del Barracano-Personale al Museo delle Genti D’Abruzzo a Pescara. Giuseppe Muzii vive ed opera a Vasto.